Germania legalizza la cannabis: perché dovrebbe farlo l'Italia?
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Direttore: Alessandro Plateroti

Germania legalizza la cannabis: perché dovrebbe farlo anche l’Italia?

foglie di cannabis

La Germania ha deciso di fare un passo avanti verso la legalizzazione della cannabis, ma per l’Italia è ancora un tabù.

Il governo tedesco da il primo via libera al progetto di legge per la legalizzazione per il possesso e la produzione di quantità contenute di cannabis. D’altra parte, l’Italia in questo scenario si trova ancora indietro, negandone l’uso persino ai pazienti sotto prescrizione medica.

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Il progetto di legge in Germania

Una svolta per la Germania, anche se non mancano le critiche da parte di polizia e magistrati. Il progetto di legge prevede di legalizzare il possesso fino a 25 grammi del prodotto per chi ha compiuto i 18 anni di età, e la coltivazione di massimo tre piante per uso personale.

Sarà distribuita da speciali associazioni, che verranno chiamate ‘cannabis club’, dove sarà necessario iscriversi. Tuttavia non si potrà consumare l’oppiaceo all’interno di questi locali. Inizialmente, la vendita della cannabis era prevista in tutti i negozi che ne avrebbero ottenuto la licenza, ma poi l’idea è stata accantonata per timore che non venissero rispettate le normative vigenti Ue.

Lauterbach: “Una svolta”

Per il ministro della Sanità tedesco, Karl Lauterbach, la legge costituisce “una svolta per la politica sfortunatamente fallimentari” per le droghe leggere. La legalizzazione, sostiene, avrà come obiettivo combattere il mercato nero e il crimine collegato alla vendita della droga.

Inoltre, in questo modo, sarà possibile contrastare il taglio della cannabis con sostanze tossiche e ridurre il numero dei consumatori. “La protezione dei nostri figli e dei giovani è la componente centrale di questo progetto di legge”, ha aggiunto.

Perché l’Italia dovrebbe legalizzare la cannabis

Mentre la Germania annuncia i suoi passi avanti, l’Italia resta ostile anche al sol pensiero di liberalizzare la droga. Nel 2022, Matteo Salvini disse qualsiasi droga è morte, non permetterò mai la coltivazione”, mentre di recente anche la premier Giorgia Meloni dichiarava: “Le droghe fanno male, tutte”.

Eppure, riflettendoci, ci sarebbero almeno sette motivi per cui anche il governo italiano dovrebbe legalizzare questo prodotto naturale. Intanto, perché è anche una questione scientifica e bisogna distinguere la differenza tra droghe leggere e droghe pesanti: solo la conoscenza può renderci più consapevoli.

Poi, la vendita legale crea anche un indotto economico legale, lavoro in regola e assicurazioni contro gli infortuni attraverso il pagamento delle imposte. E con i soldi delle tasse è possibile attuare miglioramenti dalla sanità fino all’istruzione del popolo.

Legalizzare la cannabis vuol dire lottare contro la criminalità organizzata. Se l’Italia agisse allo stesso modo della Germania, significherebbe “smettere di proteggere” i guadagni degli ‘ndranghetisti evitando di far loro almeno un po’ di concorrenza.

Rendendo legale questa droga leggera si punterebbe a togliere dalle mani degli spacciatori anche droghe pesanti, come l’eroina, che vengono vendute fondamentalmente dagli stessi soggetti. Inoltre, proibire qualcosa non ha mai funzionato: come dice il ministro della salute tedesco, “l’anno scorso 4 milioni di persone hanno fatto uso di cannabis in Germania. Nella fascia di età fra i 18 e i 24 anni a farne uso è stato il 25% della popolazione”.

Se si pensa che fumare faccia male, sarebbe meglio vietare ai consumatori di fumare un prodotto di cui non si sa da dove arriva, come è stato coltivato, quali processi di lavorazione ha subito e chissà cosa c’è realmente dentro.

La legalizzazione delle droghe leggere è qualcosa che ha a che fare con la salute pubblica e privata, e parlando a cuore aperto con i giovani si potrebbe solo fare un passo avanti verso la riduzione di rischi peggiori oltre che della criminalità organizzata.

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ultimo aggiornamento: 19 Agosto 2023 9:31

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